giovedì 2 luglio 2009

RACCONTO FANTASY BY ISI "Incantatore d'anime parte prima"



PREFAZIONE.

Nero come la notte avvolse nelle sue braccia letali la tanto attesa preda,lei giaceva immobile,era svenuta ma la sua anima era ancora li…Lui accarezzò con tenerezza i suoi capelli e poi poggiò le sue calde labbra sulla bocca della fanciulla,lei spalancò gli occhi quasi sorpresa mentre la sua vita scivolava via…

CAPITOLO 1
IL PRIMO INCONTRO

In vita mia non avevo mai creduto nel destino,superati i miei ventisei anni in totale solitudine mi ero rassegnata alla vita senza un compagno affianco. Non sono mai stata una tipa romantica e vedere cosi spesso le mie amiche piangere per colpa di questi esseri chiamati “uomini” mi faceva andare fuori di testa!Erano veramente penose. Si …forse ero troppo fredda e diffidente ,non per niente venivo chiamata “Eva il ghiacciolo” dai tempi della scuola,ma almeno io non rischiavo di andare totalmente a pezzi per colpa di qualche povero imbecille. Si naturalmente anch’io ho avuto qualche storiella ma niente di importante,quando le cose diventavano troppo serie chiudevo immediatamente,non volevo coinvolgimenti…la verità era che non avevo mai amato nessuno…non avevo mai sentito battere più forte il mio cuore per un’altra persona…Ma ad essere sincera ci pensavo raramente, preferivo alla grande vivere cosi,con il mio amato cane Sam circondata dai famigliari e tanti amici meravigliosi che mi volevano bene. Vivevo da sola,con il mio bastardino di quattro anni ,in un delizioso mini appartamento a Parma,in pieno centro. Lavoravo come assistente presso lo studio dentistico da ormai,vediamo…circa cinque anni…Devo dire che il mio impiego mi piaceva tanto,certo qualche anno fa il mio più grande sogno era aprire lo studio dentistico tutto mio ma si sa come vanno le cose…il tempo passa e i sogni rimangono in dietro…Ora era decisamente troppo tardi e poi stavo benissimo cosi . Però guadagnavo bene,infatti avevo quasi finito di pagare il mio appartamento con un “piccolo” aiutino dai miei genitori,erano molto ricchi,mia mamma aveva ereditato una fortuna dopo la morte dei miei nonni,i vecchietti avevano creato un enorme impero di petrolio e i miei genitori continuavano la loro opera come meglio potevano…io con i miei nonni non avevo mai costruito un bel rapporto,erano troppo presi dai loro affari per giocare con la loro nipotina…dopo la loro morte non versai una lacrima… Dott. Valentino Corsi,mio capo,era una persona meravigliosa e un grande professionista, sposato con tre figli,avevo imparato quasi tutto da lui e arrivata a questo punto mi occupavo da sola della maggior parte della clientela . Insomma la mia vita andava alla meraviglia… Però c’era una cosa di me che nessuno sapeva,una parte di me che io stessa non conoscevo bene …Di notte nei miei sogni diventavo la donna più romantica e passionale del pianeta,non dipendeva da me…succedeva e basta. Da quando riesco a ricordare sognavo sempre le stesse cose,un bellissimo ragazzo moro che amavo più di qualsiasi cosa al mondo,anche lui mi amava,era pazzo di me…questi sogni erano sempre cosi reali,facevo fatica a riprendermi ogni volta che mi svegliavo. Non ricordo di aver mai sognato nient’altro in vita mia…nessun’altra persona…solo lui ed io…Quando eravamo piccole, insieme alle mie amiche ci confidavamo i nostri sogni,mentre loro mi raccontavano ogni volta cose diverse io ero costretta a mentire inventandomi un sacco di cavolate,non potevo mica confessare di avere un fidanzato fisso che viveva nella mia testa…Con il tempo la cosa non mi stupiva più,mi ero abituata alla presenza notturna di Alex,cosi si chiamava il mio uomo dei sogni… Ieri notte, stavo dormendo e qualcosa mi aveva sfiorato,era lui,Alex che mi svegliava con un bacio dolcissimo,le sue labbra erano sempre cosi morbide e calde,profumava di fiori selvatici e muschio. Mi fissava con i suoi grandi occhi color oro-nocciola che si spegnevano lentamente offuscati dal desiderio ,mentre mi sussurrava all’orecchio le frasi più tenere io sfioravo i suoi corti capelli neri come il carbone e poi lo baciavo con tale trasporto da togliere il fiato…Poi lui mi prendeva in braccio,il suo petto scottava, di colpo eravamo immersi nelle acque marine,le onde dondolavano piano piano i nostri corpi che si perdevano senza ritegno nella passione. Non era la prima volta che facevamo l’amore… Mi svegliai di colpo tutta sudata,sentivo ancora addosso le sue mani calde…Andai in bagno a rinfrescarmi il viso,lentamente il sogno si allontanò dai miei pensieri,fissai per un attimo il mio viso bagnato allo specchio,la mia pelle bianca era parecchio arrossita,le mie labbra erano gonfie e tremavano leggermente,i miei occhi grigi con tanti riflessi color argento sembravano prendere fuoco ,che strano…avrei giurato di vedere delle fiamme danzare nelle mie pupille…doveva essere la lampadina nuova che avevo messo sopra lo specchio,passai la mano nei miei capelli, erano ricoperti di sudore quindi decisi di farmi la doccia. Mi ripresi completamente sotto il getto d’acqua gelida e dopo pochi minuti mi ributtai a letto cadendo subito in un sonno profondissimo. Il mattino dopo come niente fosse mangiai con calma il mio solito cornetto farcito alla crema sorseggiando il caffè bollente,sfogliai rilassata il quotidiano che mi veniva consegnato tutte le mattine sotto la porta di casa e poi mi ributtai di nuovo sotto la doccia questa volta piacevolmente calda. Ancora avvolta nel accappatoio spalancai il grosso armadio e scelsi tra tanti un vestito nero con tanti fiori rossi,fuori era arrivata finalmente la primavera e il capotto e vestiti pesanti potevano rimanere al chiuso per almeno quattro lunghi mesi, che bello,adoravo la bella stagione…Pettinai con cura i miei nuovi capelli,gli avevo accorciati da pochi giorni facendogli arrivare leggermente al di sotto delle orecchie schiarendogli leggermente,ora erano di un biondo dorato. Dovevo ammettere che mi donavano,avvolgevano il mio viso minuto rendendolo molto grazioso… Truccai leggermente gli occhi con un ombretto lilla e un tocco di mascara,le labbra le lasciai cosi al naturale,era la parte che più preferivo di me,erano piene e ben pronunciate con una forma molto particolare e di un color rosa lampone,erano cosi dolci… Mi specchiai soddisfatta prima di uscire,il vestito era quasi perfetto,era nuovo ma dovevo farlo accorciare leggermente…non essendo altissima,un metro e sessanta per esattezza,avevo dei problemi di lunghezza con tutti i capi che acquistavo…Il mio corpo sottile e minuto mi faceva sembrare tante volte una ragazzina... Ma agli uomini facevo sempre un certo effetto,mi fissavano in continuo. Per carità…Guardai l’orologio,dovevo sbrigarmi se no facevo tardi al lavoro,mancavano solamente le scarpe rosse ed ero pronta,i tacchi non potevano mai mancare nel mio abbigliamento,mai! La giornata era trascorsa in fretta, come al solito piena di appuntamenti. Ero leggermente stanca ma questa sera dovevo andare a cena fuori con le mie due migliori amiche Laura e Melissa,erano completamente diverse da me ma le adoravo…Laura,bellissima, mora e altissima, era più matta di una cavalla impazzita,aveva compiuto da poco trentatre anni ed era alla continua ricerca del suo principe azzurro,aveva rotto da pochi giorni con il suo ragazzo e ci stava un po’ male…non cambiava mai,mi ci sono arrabbiata tante di quelle volte per i suoi modi di fare autodistruttivi ma non c’era niente da fare,lei era troppo passionale…Melissa,poco più alta di me,era adorabile dolce e sensibile,un’eterna romanticona…con i suoi occhioni azzurri e lunghi capelli color miele faceva impazzire tutti gli uomini,era la più piccola del nostro gruppo,aveva ventitre anni ed era fidanzata con il suo Michele da otto. Questa sera dovevamo festeggiare la liberta ritrovata di Laura quindi avevamo prenotato da Gabriella,il miglior ristorante in tutta Parma. Per occasione avevo messo il mio nuovissimo vestito nero leggermente corto…con i soliti tacchi altissimi facevo la mia distinta figura ,anche se vicino alle mie adorabili amiche stonavo un po’…erano bellissime…come sempre del resto. La serata prometteva bene,il cibo che ci arrivava era squisito e l’ambiente come sempre accogliente e rilassante,c’era anche un gruppo musicale che suonava dei pezzi veramente belli…Mentre Laura raccontava qualcosa di un tipo che aveva conosciuto sul lavoro,era un’estetista bravissima,il mio sguardo si soffermò di colpo su un tizio con un volto conosciutomi fin troppo bene,ma quello li era uguale ad Alex! Il vino che stavo bevendo mi rimase incastrato in gola e cominciai a tossire senza riuscire a fermarmi,le mie amiche guardarono incuriosite l’obbiettivo del mio disaggio, “Fantastico!Eva ma chi è quel pezzo di maschio che ti ha quasi mandato ko?!” chiese Laura quasi urlando. “Zitta che ti sente!non so proprio chi sia…non era certo per lui che stavo tossendo,mi è andato di traverso il vino tutto qui” mentì spudoratamente… le mie amiche non sapevano niente di Alex e non intendevo di certo confessarlo adesso! Ma che strano però,il ragazzo moro era identico a lui,lo stesso sguardo…il solo pensiero mi fece venire i brividi lungo la schiena…Le mie amiche sembravano aver bevuto la mia bugia ma ogni tanto lo guardavano incuriosite, lui stava seduto insieme ad una stupenda ragazza dai capelli rossi come il fuoco,erano proprio una bella copia…Sentì la gelosia crescere dentro di me quando lei gli sfiorò il viso. E dai non fare la bambina,lui non esiste!Pensavo dentro di me ma un sentimento forte e reale mi fece trasalire di rabbia!Era sicuro,stavo impazzendo!Mi alzai per andare in bagno e in quel preciso istante i suoi occhi incrociarono i miei, il suo sguardo sembrò infuocarsi,meravigliato e sorpreso quanto me…la ragazza con i capelli rossi si girò di scatto per vedere chi stava guardando con tanto interesse,gli prese il viso tra le mani e sembrò rimproveralo…Lui sposto di colpo la sua mano e continuò a fissarmi,mi sentì molto a disaggio e andai di corsa verso il bagno,il mio viso allo specchio era infiammato,gli occhi spalancati e lucidi per la febbre che sentivo salire nel corpo. O Dio..sembrava proprio lui…il cuore sembrava uscirmi fuori dal petto per quanto batteva forte,sentivo che il pavimento cominciava a girare…poi non vidi più nulla,buio totale e un suono fastidioso nelle orecchie…ero svenuta. Mi risvegliai nel mio letto,affianco a me c’erano Laura e Melissa che mi fissavano preoccupate, “ Ciao tesoro,ci hai fatto spaventare parecchio…sei svenuta…per fortuna che il misterioso tipo che non hai fatto altro che fissare per tutta la serata era un medico…Ti ha soccorso lui e poi ci ha dato una mano a riportarti a casa,queste sono le gocce che ti ha lasciato,devi prenderle ogni volta che ti senti debole…Lui è stato cosi carino con te piccola…” Laura fini la frase fissandomi premurosa. Guardavo sbalordita la boccetta che teneva in mano ma non riuscivo a seguirla…lui era stato qui in casa mia?e io dormivo?!ma ora dov’era? Mille domande passavano per la mia mente ma non dissi nulla alle ragazze,erano già abbastanza preoccupate per la mia salute…Chiesi soltanto una cosa “Lui ha chiesto qualcosa di me? “ Melissa allargò di colpo gli occhi saltando giù dalla sedia , “In effetti qualcosa ha detto…anzi scritto…” mi mise in mano un pezzo di carta,era la scrittura di un uomo “Quando ti sarai sentita meglio chiamami per favore devo parlarti urgentemente…il mio numero di telefono è 348….Alex.” La mano cominciò a tremarmi…forse era un sogno…guardai le mie amiche,sembravano reali però…Entrambe cominciarono a farmi una marea di domande,le liquidai con la scusa del mal di testa,andarono via promettendo che sarebbero ritornate domani mattina. Persa nei miei pensieri sempre più confusi mi addormentai sfinita. Mi risvegliai al mattino con il sole sul viso, oggi non sarei andata a lavorare,Laura aveva già avvertito il mio capo,avevo preso la mia decisione,non avrei mai chiamato quel tipo misterioso…Non avevo nessun bisogno di incasinarmi la vita,questa storia mi puzzava di guai…stracciai il biglietto e andai in cucina a prepararmi un caffè. Passai la giornata a riposare se cosi si poteva dire visto che le mie amiche passarono diverse volte cercando di scoprire qualcosa su quel dottore con la scusa di controllare la mai salute…si credevano furbe ma le avevo messe fuori pista con grande abilità… Negai qualsiasi coinvolgimento con lui e alla fine combattute si arresero…Poi era arrivato il turno dei miei parenti,i miei genitori,mia sorella con il marito e figli,mia zia con le cugine…insomma proprio tutti…alla fine sono stata costretta a cacciarli via fingendo di sentirmi molto stanca. Finalmente verso sera ero rimasta completamente sola con il mio cane,certo che se i miei giorni di malattia dovevano essere tutti cosi allora preferivo lavorare anche sul punto di morte! Il resto della serata lo passai d’avanti alla televisione cercando di non pensare a lui…ma nonostante i miei sforzi mi addormentai con il suo viso d’avanti agli occhi. Il resto della settimana passò in fretta,non avevo sognato Alex ne anche una volta,o forse si…il fatto era che non mi ricordavo niente…Il suo ricordo svaniva lentamente con il passare dei giorni,il lavoro mi distraeva alla grande,la sera ero sempre cosi stanca che non avevo le forze per pensare troppo. Finalmente era arrivato il sabato,due giorni tutti per me. Non lavoravo mai nei weekend,mi dedicavo completamente alle mie passioni,film,lettura,musica e shopping! Erano le dieci del mattino,una splendida giornata di sole,stavo per uscire di casa,dovevo vedermi con Melissa e Laura d’avanti ai grandi magazzini,c’era una grossa svendita assolutamente da non perdere! La mia mano aveva stretto la maniglia della porta quando senti squillare il telefono,sbuffando sollevai la cornetta,rimasi ad ascoltare con attenzione,non riuscivo a sentire niente…poi la voce stridula di mia madre mi fece saltare per aria! “Mamma!mi hai fatto prendere un colpo!Potresti abbassare leggermente la tua adorabile voce da gallina?!” sgridai la poveretta che facendo finta di niente cominciò a trapanarmi la testa con le sue splendide idee…Aveva cercato di convincermi ad andare dalla nonna in campagna con tutta la famiglia, ”ne anche morta mammina cara!” la mia risposta non placò la sua voglia di trascinarmi in mezzo al nulla della prateria ma dopo circa dieci minuti di bombardamenti si arrese staccando offesa il telefono,tanto sapevo che mi avrebbe richiamato il giorno dopo,non era mica cosi facile liberarsi di lei…Ripresi la mia borsa quando risuonò il telefono,questa volta non risposi…non avevo nessuna voglia di perdere altro tempo con mia madre. Chiudendo a chiave la porta di casa rivolsi i miei pensieri ai grandi magazzini,i negozi mi aspettavano pieni di capi meravigliosi!Scendevo cosi velocemente dalle scale che arrivata alla fine persi l’equilibrio e andai lunga giù per terra,fini schiacciata contro il pavimento come una frittella… Senti una voce maschile ridere di me,sollevai lo sguardo,era il mio vicino di casa,allungò la mano e mi sollevò da terra senza tanta fatica. “Grazie,Luigi!Devo scappare,scusa…Ti devo un caffè!” salutai frettolosamente il simpatico signore sulla cinquantina tutto pelato. Mi ritrovai di colpo in mezzo alla strada,guardai dritto a me e senti mancarmi il fiato,dall’altra parte della strada poggiato contro una macchina nera c’era lui,si era lui…gli occhi nocciola più belli del mondo mi fissavano con grande attenzione,sembravano infuocati…Con un passo deciso si era mosso nella mia direzione,le mie gambe tremavano e il sudore bagnò la mai schiena…Mi morsi le labbra cosi forte che senti il sapore dolce del sangue nella mia bocca…Toccai la parete del palazzo dietro le mie spalle,avevo bisogno del sostegno. Rischiavo di svenire un’altra volta…Respirai profondamente. Eccolo…

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